La gestione della filiera e il concetto di qualità e sicurezza alimentare sono state le tematiche discusse nel convegno tenutosi giovedì 20 luglio all’Ex Istituto Biochimico Sardo (BiHa) e nato dalla collaborazione fra AGRIS, CASAR e Università degli Studi di Cagliari con il progetto POMIND finanziato dalla Legge 7 della Regione Sardegna per la valorizzazione della filiera del pomodoro da industria. L’iniziativa ha visto la partecipazione di enti di ricerca, aziende del settore e rappresentanti degli enti regionali.
Condotto da Giovanni Piredda, Direttore del Servizio ricerca studi ambientali, difesa delle colture e qualità delle produzioni dell’AGRIS, il convegno ha messo in evidenza le peculiarità dei prodotti sardi e della Sardegna, che trae la sua ricchezza dall’insularità e dall’isolamento, in cui i prodotti ottenuti dalle coltivazioni e dagli allevamenti ottengono un valore aggiunto dalle caratteristiche organolettiche e salutistiche peculiari.
Il ricorso ai prodotti fitosanitari nella difesa delle produzioni è ancora oggi indispensabile per assicurare la corretta gestione delle colture. “È però possibile predisporre dei piani di difesa che contemplino solo l’utilizzo di pesticidi in grado di dissipare completamente, in maniera da ridurre al minimo il rischio della presenza di residui negli alimenti” ha sostenuto Fabrizio Dedola dell’AGRIS.
La collaborazione fra il gruppo di Chimica degli Alimenti del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente con la CASAR ha portato all’acquisto di un’attrezzatura analitica ad alte prestazioni, in grado di determinare la presenza di prodotti fitosanitari in matrici complesse a concentrazioni di pochi mg/kg. “La strumentazione messa a disposizione dalla CASAR ci permetterà di caratterizzare e individuare la presenza di eventuali residui di prodotti fitosanitari presenti in tracce nel pomodoro e nei suoi derivati – ha assicurato Alberto Angioni, ordinario di Chimica degli Alimenti di UNICA – L’approccio analitico permetterà inoltre di razionalizzare le fasi di produzione, migliorare la consapevolezza ambientale del produttore e la qualità delle informazioni per il consumatore”.
Il presidente della V Commissione Regionale Luigi Lotto ha rimarcato l’importanza dei rapporti fra il mondo produttivo e la ricerca e della certificazione di qualità finalizzata a un’efficace campagna di esportazione.
Il convegno si è concluso con la relazione della ricercatrice dell’Università di Cagliari Monica Deiana, che ha illustrato le potenzialità di una dieta che include il pomodoro e i suoi derivati: “Il pomodoro è un alimento funzionale, in cui si concentrano nutrienti e prodotti fitochimici con elevate proprietà salutistiche”.
La cooperazione fra ricerca e produzione sancita in questo convegno è l’inizio di un discorso di filiera che non si deve fermare al pomodoro ma può e deve essere d’esempio ad altri settori, per una concreta promozione dei prodotti sardi.