È trascorso ormai un quarto di secolo. Praticamente un’intera generazione ha atteso invano la realizzazione del Centro intermodale di XXV Aprile. Nel secolo ormai trascorso, le città si edificavano in pochi mesi (Fertilia ed Arborea ne sono esempio), ma a Sassari il Centro intermodale per la stazione dei pullman sembra ormai divenuta una barzelletta.
La soluzione di via Padre Zirano, si disse all’epoca, doveva essere transitoria. Ma sappiamo che in Italia non esiste cosa più definitiva del transitorio. Centinaia di studenti fuori sede, e non, sono stati costretti per anni a dover arrivare o partire da una “stazione” ubicata lungo una strada ad intenso traffico, logisticamente scomoda e mal servita dai trasporti di linea cittadini. Lunghe carovane di persone che, a piedi e con valige e zaini al seguito, continuano a trovare disagio per un servizio pubblico che grida vergogna.
L’amministrazione comunale di Sassari ha annunciato che, in attesa delle bonifiche dell’area di via XXV Aprile dove dovrebbe sorgere il vero Centro intermodale, sono stati avviati i lavori, in un’area attigua sempre in Via Padre Zirano, per una nuova stazione dei bus.
Per fortuna le spese di realizzazione (circa 900.000 euro) saranno a carico di una società privata, la Tholos Spa, controllata dal Banco di Sardegna, in virtù di una convenzione del 1992 stipulata tra Comune e la stesa società. All’epoca, infatti, la società si era impegnata a realizzare una serie di parcheggi a raso nella zona di piazza Santa Maria, nell’ex mercato ortofrutticolo, nonché alla cessione di una parte di essi, circa 60 posti auto, all’amministrazione comunale. Nel 2013 per una seconda intesa con la Tholos, approvata in consiglio comunale, che con una spesa di circa 900 mila euro si impegnava all’acquisto delle attuali aree in prossimità di via Padre Zirano e alla realizzazione delle opere necessarie. Il Comune dal suo canto si impegnava a dare supporto tecnico amministrativo, sia in ordine alla fase di acquisizione delle aree sia alla fase di approvazione del progetto e di realizzazione dell’intervento. La società si impegnava, una volta realizzata l’opera, a cederla a titolo gratuito all’amministrazione, la quale potrà utilizzarla a servizio e parcheggio degli autobus dell’Arst.
L’assessore comunale alla Mobilità Antonio Piu ha dichiarato che «si tratta di una soluzione temporanea in attesa della realizzazione del centro intermodale e, prima ancora, delle bonifiche. Un intervento necessario e non più rimandabile questo su via Padre Zirano».
Certo la situazione migliorerà per i viaggiatori, ma non possiamo dirci pienamente soddisfatti da quell’aggettivo “temporaneo” espresso dall’assessore.
Le perplessità rimangono. Nel progetto si prevede un unico ingresso, che avrà larghezza di 18 metri, e servirà anche da uscita dei mezzi pubblici. Chi conosce via Padre Zirano, intuirà facilmente che un unico ingresso, non regolato da impianto semaforico, porterà sicuramente notevoli congestioni al traffico soprattutto nelle ore di punta.
Sicuramente i viaggiatori, in maggioranza studenti, saranno maggiormente tutelati sotto il profilo della sicurezza, ma di certo i disagi per raggiungere la zona rimangono inalterati.
Non vorremmo essere noi a ritenere inutile quest’opera. Le opinioni le lasciamo ai nostri lettori e soprattutto agli studenti, che forse vedranno la realizzazione del Centro Intermodale di via XXV Aprile solo quando accompagneranno i loro nipoti per prendere l’autobus.